Settimana Santa in Italia: celebrazioni e riti sacri

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Le celebrazioni più suggestive, le processioni e i riti sacri in occasione della Settimana Santa in Italia

Le Settimana Santa in Italia accompagna tutti i fedeli a entrare nel mistero della Risurrezione di Cristo, come l’ultima tappa di un cammino penitenziale, iniziato durante la Quaresima, che si conclude con il premio finale, la gioia della Resurrezione, la Santa Pasqua del Signore.

Cosa significa la Settimana Santa?

La Settimana Santa è la settimana principale di tutto l’anno liturgico. Inizia la Domenica delle Palme con l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. 

Giovedì Santo si ricorda l’ultima cena di Gesù, l’istituzione dell’Eucarestia e del ministero del sacerdozio, in origine era l’unica celebrazione importante di tutta la settimana santa. La celebrazione è caratterizzata dal canto del Gloria e dall’ultimo suono delle campane che taceranno fino al sabato santo. Durante la celebrazione si consacrano due ostie, una servirà per il giorno seguente, finita la Santa Messa, viene portata in processione e deposta entro un altare abbellito e ornato con fiori. L’altare è definito Sepolcro erroneamente. Non è destinato a commemorare la morte di Cristo bensì l’istituzione dell’Eucarestia. 

Venerdì Santo è una giornata aliturgica, si celebra la stazione presso la basilica di Santa Croce in Gerusalemme (Roma). Durante la celebrazione si leggono le profezie dell’Antico Testamento, la Passione secondo Giovanni, e si recita la grande litania. La celebrazione prosegue con l’adorazione della Croce, che trae la sua origine dalla città di Gerusalemme, fu introdotta a Roma da papa Sergio I. Infine, avviene la Messa dei presantificati ovvero la consumazione dell’Ostia consacrata il giorno prima.

Sabato Santo in passato era considerata una giornata di digiuno. Oggi, secondo le prescrizioni del Codex IurCan. (Can. 1252, par. 4) finisce a mezzogiorno. Il sabato le celebrazioni iniziano con accensione e benedizione del nuovo cero, fatta dal sacerdote fuori dalla chiesa, a seguire la benedizione di cinque grani d’incenso e l’accensione del nuovo fuoco di tre candele, canto dell’Exultet e accensione del cero pasquale, nel quale vengono conficcati a forma di croce i cinque grani d’incenso, e accensione di tutte le luci della chiesa, canto delle profezie, benedizione del fonte battesimale, processione solenne di ritorno in chiesa, celebrazione della Santa Messa con canto del Gloria in excelsis, suono delle campane.

Bibl.: I. Schuster, Liber Sacramentorum, III, Torino 1920; K. A. H. Kellner, L’anno ecclesiastico, trad. ital., Roma 1906.

Come si celebra la Settimana Santa in Italia?

I riti sacri, le celebrazioni e le processioni che si svolgono durante la Settimana Santa caratterizzano tutte le regioni d’Italia, in alcuni casi, prendono la portata di vere e proprie manifestazioni religiose, che vedono la partecipazione di un pubblico straniero come, per esempio, i riti della Settimana Santa a Trapani, in Sicilia, oppure la Turba di Cantiano, nelle Marche.

Celebrazioni e processioni spesso si confondono con manifestazioni folkloristiche che riprendono antiche tradizioni del passato portando i riti della Settimana Santa non solo nelle strade delle città ma anche in cucina. Dalla pastiera napoletana al casatiello della regione Campania, dalla torta pasqualina della regione Liguria alla colomba classica tipica della Lombardia, si celebra la Resurrezione di Cristo anche sulla tavola degli Italiani.

LAZIO

Durante la Settimana Santa le città e i paesi del Lazio si riempiono di fede e devozione, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile. Ogni celebrazione è arricchita da canti sacri, incensi profumati e colorate decorazioni floreali, creando un’atmosfera di spiritualità e contemplazione. 
Roma fa da capofila e apre le celebrazioni con la Domenica delle Palme in piazza San Pietro.

La Via Crucis di Roma

La Città Eterna si appresta a celebrare i riti della Settimana Santa a partire dalla celebrazione della Domenica delle Palme in piazza San Pietro, seguiranno le funzioni del triduo pasquale che comprendono la Via Crucis più famosa di Roma che, come di consueto, si svolgerà al Colosseo.

Programma Settimana Santa in Vaticano
28 MARZO – Giovedì Santo
Ore 9.30, Messa del Crisma presso la basilica di San Pietro
Ore 16.00, «Cena del Signore» – Messa vespertina, presso Casa Circondariale Femminile di Rebibbia
29 MARZO – Venerdì Santo
Ore 17.00 Passione del Signore presso la basilica di San Pietro, cappella papale
Ore 21.15 Via Crucis al Colosseo
30 MARZO – Sabato Santo
Ore 19.30 Veglia Pasquale nella notte santa presso la basilica di San Pietro, cappella papale
31 MARZO – Domenica di Pasqua
Ore 10.00 Domenica di Pasqua «Risurrezione del Signore» – Messa del giorno presso la basilica di San Pietro, cappella papale

MARCHE

La Turba di Cantiano

La Turba di Cantiano trae le sue radici nel periodo medievale quando nacquero le grandi processioni dei penitenti per chiedere la pace ed invocare l’aiuto della Vergine Maria nei momenti di povertà.
Con il tempo all’interno delle processioni dei penitenti fu introdotta la figura di Gesù e questo avvenimento, nei secoli, si trasformò da una semplice processione alla rappresentazione della Passione di Cristo. Sulla scia dei tempi passati, ogni anno, a Cantiano, piccolo centro delle Marche, si rinnova questa sacra rappresentazione che tutta la popolazione vive con grandissimo trasporto. 
PER APPROFONDIRE: LA TURBA DI CANTIANO

CAMPANIA

Il rito del Tuozzolo | Pagani

A Pagani, in provincia di Salerno, va in scena il dramma teatrale del Venerdì Santo con il celebre rito del tuozzolo! La celebrazione ha inizio presso il santuario della Madonna delle Galline. Le statue del Cristo Morto e dell’Addolorata percorrono le vie della città, portate a spalla dalle Confraternite.

Le statue si incontrano alle ore 21.00 davanti la chiesa del Corpo di Cristo. La statua del Cristo Morto varca la soglia della chiesa la porta si chiude “in faccia all’Addolorata”.

I fedeli bussano per tre volte al portone (ecco perché “tuozzolo”) tentando di far raggiungere all’Addolorata il figlio morto. La statua va avanti e indietro, si gira di scatto e, infine, le porte si chiudono definitivamente.

BASILICATA

Durante la Settimana Santa in Basilicata, le antiche tradizioni e i riti religiosi prendono vita in un’atmosfera di devozione e spiritualità. Le strade dei borghi si riempiono di processioni, confraternite e fedeli che portano in processione le statue sacre e partecipano alle funzioni liturgiche.

Il dramma della morte di Cristo si rivive in tutta la zona del Vulture, durante la settimana santa, sino a Villa D’Agri, Aliano e Matera.

Nella città di Oppido Lucano, la rievocazione della passione di Cristo dà vita a un vero e proprio teatro popolare, Maschito, nel piazzale della chiesa della Madonna del Caroseno, si celebra la cattura e il processo di Pilato, nella città di Atella la sacra rappresentazione della Via Crucis si articola tra le vie del borgo. A Rapolla la crocifissione è ambientata nel Parco Urbano delle Cantine-Grotte mentre la processione dell’Addolorata e del Cristo morto si snoda lungo le strade illuminate dalla luce delle candele in un’atmosfera molto suggestiva.

La comunità di Ruvo del Monte celebra con grande commozione la processione serale della Via Crucis. Nell’antico borgo di Venosa, la sera del Venerdì Santo, si svolge la Via Crucis con i dialoghi riadattati dal film “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli.

La Via Crucis di Barile

Le vie di Barile conducono al Golgota, nei giorni della settimana santa, mettendo in scena la più antica delle rappresentazioni religiose della regione. Qui la processione dei misteri si sposa con il simbolismo proveniente da reminiscenze albanesi; nella Via Crucis, accanto alla figura di Cristo, lungo le stazioni di barile compaiono 33 bambine vestite di bianco, rimando agli anni di Cristo e la “Zingara”, la ragazza più bella del paese, che in abiti folkloristici ricorda le origini albanesi della comunità. Un altro personaggio tipico della Via Crucis di Barile è il “Negro” che insieme alla “Zingara” assume un grande rilievo in questo rito di penitenziale collettivo.

Matera: Mater Sacra

Lo scenario della murgia materana si presta perfettamente all’allestimento scenico della settimana santa. Mater Sacra è una delle manifestazioni religiose più suggestive che si svolge in questo periodo nella città di Matera. Offre allo sguardo dello spettatore uno spettacolo unico, dalla piazza di San Pietro Caveoso, nei Sassi, si assiste alla rappresentazione della Passione di Cristo.

SICILIA

La settimana santa a Randazzo | Catania

Durante la settimana santa a Randazzo, in provincia di Catania, si svolgono ben cinque processioni le due più importanti hanno luogo il venerdì santo e il sabato santo. Il Venerdì Santo si svolgono due processioni al mattino, la prima processione, organizzata dall’Arciconfraternita del SS. Crocifisso dove il Cristo in croce coperto da un velo nero viene portato da uno dei confratelli, che oltre al tradizionale sacco bianco, indossa i simboli della Passione, come la corona di spine e la corda al collo.

La sera si svolge la processione più importante della settimana santa organizzata dalla Confraternita dell’Addolorata che ha sede nella chiesa di San Pietro, dove sono custoditi un grande crocifisso ligneo del Seicento e la statua della Madonna Addolorata. In piazza San Giorgio, avviene uno dei momenti più attesi: il commovente incontro tra la madre Addolorata ed il figlio Crocifisso. I due fercoli, infatti, vengo posti brevemente uno di fronte all’altro, ricordando l’episodio della IV Stazione della Via Crucis.

Il Sabato Santo, giorno di silenzio e preghiera, si svolge la processione del Cristo morto, curata dall’Arciconfraternita delle Anime del Purgatorio. Nella chiesa di San Nicola si custodisce il Cristo morto in cartapesta snodabile e un preziosissimo tappeto di seta damascata, intarsiato di rose ricamate a mano con fili d’oro e d’argento. Su questo tappeto viene adagiato il Cristo e posto poi ‘ndo catalettu, leggera portantina ricoperta da una bombata rete di rose di seta.

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