Cosa vedere a Firenze in un giorno: itinerario religioso

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Cosa vedere a Firenze in un giorno?
Vi propongo un itinerario religioso sulle tracce di Sant’Antonino Pierozzi, il santo dei consigli

Firenze è la città dei capolavori artistici, delle chiese monumentali e delle architetture rinascimentali ma, non solo, è anche la città di santi e martiri. Se volete vedere la città di Firenze, in un giorno, sotto una prospettiva del tutto nuova, vi propongono un itinerario religioso, da percorre a piedi, sulle tracce di
Sant’Antonino Pierozzi, il santo dei consigli.

Il 2023 è un anno eccezionale per tutti i Fiorentini. La città celebra due grandi santi che hanno scritto la storia: san Tommaso d’Aquino nel settimo centenario della canonizzazione e sant’Antonino Pierozzi nel quinto centenario della canonizzazione.

Il Santo Padre, per l’occasione, ha concesso l’indulgenza plenaria a tutti coloro che con animo contrito si recheranno a Firenze a pregare sulle reliquie di san Tommaso D’Aquino nella basilica di Santa Maria Novella e sul corpo di sant’Antonino Pierozzi presso la basilica di San Marco.

L’itinerario che percorreremo ci porterà sulle tracce del “santo dei consigli”, sant’Antonino Pierozzi, che entrò tra le fila dei frati domenicani a quindici anni; fu priore a Cortona, a Fiesole, a Roma, a Napoli; ricoprì la carica di Vicario generale dei frati dell’Osservanza; fondò la società dei Buonomini di San Martino per i poveri bisognosi e divenne arcivescovo di Firenze.

1) Cosa vedere a Firenze in un giorno: il convento di Fiesole

Il nostro itinerario inizia dal convento di San Domenico a Fiesole, un luogo in disparte, celato tra gli olivi. Un convento quasi eremitico, fuori dalla città, nato e cresciuto silenziosamente. Nel 1405 i primi novizi, tra cui Sant’Antonino, fecero il loro ingresso nel primitivo convento. I novizi sarebbero dovuti rimanere al conventino per sette anni ma l’avvicendarsi di alcuni fatti lì costrinse a fuggire, solo nel 1421 sant’Antonino tornò al conventino come priore.

Nel conventino vennero formati alla vita religiosa Antonino Pierozzi, futuro arcivescovo di Firenze, e Giovanni Da Fiesole, detto Beato Angelico.

Nel 1420 il Beato Angelico realizzò alcune opere per il conventino. Dipinse la Madonna benedicente, sull’archetto d’entrata della chiesa, di cui è conservata la sinopia, e nell’aula capitolare affrescò un grande Crocifisso.

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Tra le opere del Beato Angelico, conservate nella chiesa, ricordiamo: nella prima cappella, eretta da Taddeo di Angelo Gaddi, dedicata all’Incoronata, la Madonna con il Bambino e i santi Tommaso d’Aquino, Barnaba, Domenico e Pietro martire che sostituisce L’incoronazione della Vergine che si trova al museo del Louvre, a seguito delle spoliazioni napoleoniche.

CONVENTO SAN DOMENICO FIESOLE
Dove: Piazza S. Domenico, 4 – 50014 Fiesole
Contatti: 055 59 230
Parrocchia di San Domenico: 055 59 88 37

2) La basilica di Santa Maria Novella e il tesoro delle reliquie

La seconda tappa del nostro itinerario passa per la basilica di Santa Maria Novella, che conserva uno dei più ampi cicli di affreschi realizzati da Domenico Ghirlandaio. Inoltre, la basilica custodisce uno dei tesori più preziosi della città di Firenze: le reliquie dei santi più rappresentativi dell’Ordine Domenicano tra cui il dito di san Tommaso d’Aquino e san Pietro Martire, il bastone di san Vincenzo Ferrer e la mitria di Sant’Antonino Pierozzi.

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L’armadio che contiene le reliquie, realizzato in legno di cedro proveniente dal Libano, è opera del Maestro Lessandro di Luca di Bracci di Pelago su disegno di Bernardo Buontalenti. Le tele poste sull’armadio, raffigurano San Domenico, l’Annunciazione e San Tommaso d’Aquino, dipinte da Giovanni Battista Perini nel 1693.

BASILICA SANTA MARIA NOVELLA
Dove: Piazza Santa Maria Novella, 18 – 50123 Firenze
Contatti: 055219257 | info@smn.it
Basilica | orari Sante Messe:
da ottobre a giugno dal lunedì al sabato: 7.30 – 18.00. La domenica: 10.30 – 12.00 – 18.00.
– da luglio a settembre dal lunedì al venerdì: 7.30 – 18.00. Il sabato: 7.30-18.00. La domenica: 10.30 – 18.00.
Cappella della Pura: aperta tutto l’anno per la preghiera personale dalle ore 8.30 alle ore 17.30 (ingresso piazza Santa Maria Novella).
Confessioni: mezz’ora prima di ogni Santa Messa tranne le mattine dei giorni feriali (ogni giorno, anche su richiesta).

3) Il Duomo di Firenze

Tra le cose assolutamente da vedere a Firenze in un giorno non può mancare la cattedrale di Santa Maria del Fiore, tappa obbligatoria del nostro itinerario. Questo luogo di grazia e spiritualità è stato palcoscenico di uno dei momenti più sofferti e complicati della vita di Sant’Antonino.

Infatti, il 12 marzo del 1446, nell’intimità del conventino, Sant’Antonino fu consacrato arcivescovo di Firenze. Il santo fece resistenza come potè, a suo parere non aveva le qualità del presule, non possedeva la saggezza e l’energia del pastore e dichiarò di accettare l’incarico solo per obbedienza.

La mattina del 13 marzo, Antonino vestito da semplice frate, uscì dal conventino seguito dai confratelli. Non entrò in città con solenni festeggiamenti, come si usa fare in queste circostanze, bensì sostò al convento di San Gallo, dove celebrò la Santa Messa. Raggiunse la chiesa di San Pier Maggiore, dove in una cerimonia frettolosa, si compì il rito dello sposalizio tra il nuovo Arcivescovo e la Chiesa fiorentina, simboleggiata dalla badessa del monastero vicino.

Antonino, dopo la celebrazione, non sostò a dormire in monastero, come da etichetta, ma scese dal palco, a piedi nudi, e s’incamminò verso il Duomo. Sostò dove una colonna segnava il luogo di un miracolo di san Zanobi, antico vescovo di Firenze, poi entrò in Duomo per l’intronizzazione.

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Inizia così, l’avventura del nostro Antonino uno degli arcivescovi più amati dal popolo di Firenze, sempre pronto ad ascoltare i suoi figli spirituali, proiettato verso i bisogni degli ultimi, disponibile ad aiutare la città anche a costo della sua vita.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA DEL FIORE
Dove: Via della Canonica, 4 – 50100 Firenze
Contatti: info@duomofirenze.it | capitolofiorentino@libero.it
Cattedrale | orari Sante Messe: festivi 9.00, 10.30 e 18.00. Orari feriali 8.30, 10.00 e 18.00.

4) Cosa vedere a Firenze in un giorno: il convento di San Marco

Facciamo un salto indietro nel tempo, incamminiamoci verso il convento di San Marco dove Antonino fu eletto priore nel 1437, era già Vicario degli Osservanti nel 1422, e nel 1439 iniziò i grandi lavori di ristrutturazione di San Marco.

Un tempo il convento di San Marco era situato in mezzo agli orti che si estendevano verso il Mugnone, dal lato settentrionale della città. Inizialmente il convento era abitato dai silvestrini. Successivamente, fu ceduto, per volere del Papa e con il sostegno di Cosimo de’ Medici, ai frati domenicani che da San Domenico a Fiesole si trasferirono a San Marco.

Sant’Antonino, dopo aver svolto diversi incarichi in giro per l’Italia, arrivò a San Marco nel 1439 e fu eletto Priore e Vicario di tutta l’Osservanza italiana. Due compiti gravosi per il figlio stento e malaticcio del notaio Pierozzi.

Cosimo de’ Medici chiese che nel piano delle celle dei frati fossero murate due stanze anche per lui per ritirarsi, ogni tanto, in convento per meditare. Antonino lo accoglieva sempre volentieri, ai suoi occhi non era che un infelice, prigioniero delle sue stesse ambizioni.

5) La basilica di San Marco

Concludiamo il nostro itinerario, “cosa vedere a Firenze in un giorno”, alla basilica di San Marco dove, attualmente, presso la cappella Salviati, è conservato il corpo di Sant’Antonino Pierozzi. La basilica di San Marco, si trova sull’omonima piazza, si presenta con una bella facciata in stile neoclassico.

Inizialmente, apparteneva ai monaci Vallombrosiani ai quali, nel 1290, subentrarono monaci Benedettini Silvestrini che furono costretti a lasciare il convento su ordine di papa Eugenio IV. Nel 1435 giunsero al convento i frati domenicani e nel 1437 iniziarono i lavori di ristrutturazione, con l’aiuto finanziario di Cosimo de’ Medici.

Cosimo affidò i lavori a Michelozzo che progettò la chiesa, l’ospizio dei pellegrini, il chiostro, la biblioteca e gli alloggi dei frati. Il Beato Angelico, invece, si occupò della decorazione parietale insieme ai suoi collaboratori. Nel 1588 fu restaurata su progetto del Giambologna.

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Cosa vedere vedere nella basilica di San Marco a Firenze:

1) le tavole cinquecentesche e seicentesche che le adornano le pareti hanno preso il posto dei *dipinti trecenteschi che sono ancora visibili. Infatti, presso alcuni degli altari laterali, attraverso un sistema meccanico di leve è possibile ammirare gli antichi frammenti a riprova del fatto che le pareti sono state sottoposte a diversi rifacimenti pittorici;

Novità: *gli affreschi medievali saranno visibili gratuitamente tutti i sabati mattina dell’anno giubilare (2023).
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2) il mosaico bizantino della Vergine in preghiera che proviene dall’antica basilica di San Pietro in Vaticano;

3) I tre altari sulla sinistra con: la tela di Eraclio che porta la croce dipinta dal Cigoli nel 1594, il Matrimonio mistico di Santa Caterina, copia dell’opera di Fra’ Bartolomeo opera di Anton Domenico Gabbiani e il Miracolo di San Vincenzo Ferrer di Domenico Cresti detto il Passignano.

4) tra le sepolture note, oltre al corpo di Sant’Antonino Pierozzi la basilica custodisce i resti mortali degli umanisti Pico della Mirandola e Angelo Poliziano.

5) in basilica è sepolto il venerabile Giorgio La Pira, “sindaco santo” di Firenze e terziario domenicano, che tanto era legato al convento di San Marco – visse con i frati diversi anni. È in corso il processo di beatificazione.

La cappella di Sant’Antonino

Imperdibile la cappella di Sant’Antonino Pierozzi progettata dal Giambologna e decorata quasi completamente da Alessandro Allori. La pala d’altare rappresenta la Discesa al Limbo e la tavola laterale di sinistra dipinta dal Poppi raffigura il nome di Gesù che guarisce il lebbroso. La tavola laterale di destra, con il dipinto della Vocazione di San Matteo, è opera di Gian Battista Naldini.

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BASILICA DI SAN MARCO
Dove: piazza San Marco, 1, 50121 Firenze
Contatti: 055287628 | sanmarco@dominicanes.it
Cattedrale | orari Sante Messe: festivi 11.00 e 18.30. Orari feriali 18.30.
Confessioni: mezz’ora prima della Santa Messa.

6) Il museo di San Marco

Il museo di San Marco ha sede nell’antico convento domenicano, è noto per le bellissime opere del Beato Angelico. Il cuore del museo è rappresentato dalle celle dei frati domenicani, che un tempo furono luogo di riposo e meditazione, affrescate dal Beato Angelico e dai suoi allievi. Imperdibile il dipinto dell’Annunciazione, del 1442, che introduce lo spettatore alla visita delle celle. La prima cella apparteneva a Sant’Antonino Pierozzi.

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Assolutamente da vedere:

1) il chiostro, detto di Sant’Antonino, realizzato da Michelozzo che conduce alla chiesa, all’antico ospizio, alla sala del refettorio e quella del Capitolo accanto, alla quale, si trova l’accesso alla sala con una delle opere più famose L’ultima Cena del Ghirlandaio. Il chiostro è affrescato dal Beato Angelico, il dipinto più significativo è la Crocifissione con san Domenico.

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2) la sala dell’ospizio che accoglieva i pellegrini, oggi, racchiude alcune delle opere più significative del Beato Angelico;

3) la sala del lavabo che conserva il dipinto Giudizio Universale di fra Bartolomeo completata da Mariotto Albertelli;

4) la biblioteca di Michelozzo realizzata per volere di Cosimo de’ Medici.

MUSEO DI SAN MARCO
Dove: piazza San Marco, 3, 50121 Firenze
Contatti: 0550882000

ORARI D’INGRESSO:
dal martedì al sabato dalle ore 8.15 alle ore 13.50.
2a e 4a domenica del mese dalle ore 8.15 alle ore 13.50.
1° e 3° lunedì del mese dalle ore 8.15 alle ore 13.50.
La biglietteria chiude alle ore 13.20.

Biglietti: intero € 9.00 – ridotto € 3.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni.


NEI DINTORNI >> Cosa vedere a Volterra: itinerario religioso alla scoperta della città
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